lunedì 28 febbraio 2011

LORETTA GOGGI, IN TOUR NEI TEATRI CON "S.P.A. - SOLO PER AMORE"

23 dicembre 2009 - Loretta Goggi, autentico talento allo stato puro, signora della spettacolo italiano, con il suo nuovo show "S.P.A - Solo per amore" scritto da lei con Carlo Pistarino, Augusto e Tony Fornari e diretto da Gianni Brezza, dal 29 dicembre al 6 gennaio sarà al Teatro Nuovo di Milano. Un successo ovunque venga messo in scena con applausi ripetuti all'artista romana che con la disinvoltura che le appartiene passa dal canto alle imitazioni, dai travestimenti ai monologhi con leggerezza, simpatia e ovviamente bravura.
Il Clandestino ha assistito allo spettacolo al Palabrescia e il pubblico s'è rivelato entusiasta ed insaziabile, desideroso che continuasse. "E' la gratificazione più grande", ammette Loretta Goggi.
Dopo "Se stasera sono qui" si aspettava un tale entusiasmo per un altro one-woman show?
Eravamo terrorizzati perché di solito si dice il primo era meglio. Riceviamo un immediato riscontro che non ti possono raccontare né i dati di ascolto né di gradimento. Nonostante non faccia tv dal '91 se non con qualche sporadica ospitata, il pubblico continua a seguirmi: ci sono anche tanti giovani, il che significa che parlo un linguaggio moderno e non mi perdo in autocelebrazioni.
Interessante il monologo sulle mete conquistate dalle donne nella storia...
Ancestralmente la donna è sempre stata in secondo piano in un mondo maschilista, almeno fino al '48 quando abbiamo cominciato a votare, a contare, a imporci sul lavoro, a conquistare le cariche. Gli stipendi rimangono diversi per quanto riguarda i manager nonostante risultati pari se non superiori. Con tutto il rispetto dell'Islam dove la donna è posta sul piedistallo, di fatto non può studiare, curarsi, frequentare scuole miste: c'è ancora da fare in tutto il mondo.
E in politica vi sentite ben rappresentate dalle donne?
In passato è successo con personaggi come Franca Falcucci o Nilde Iotti: oggi quelle che ci rappresentano in parte sono state scelte proprio dagli elettori, in parte imposte dai partiti. Alcune solo per motivi di età non hanno l'adeguata esperienza per stare lì.
Non sembra contenta della situazione politica italiana...
Non sono contenta del momento che attraversa il Paese, di come sono gestiti i rapporti fra maggioranza e opposizione, con battibecchi che non hanno costruttività. La politica di un tempo così demonizzata alla fine era fatta da signori che avevano eleganza e rispetto per i cittadini.
La vedo bene in politica. Perché non si candida?
Me l'aveva proposto anni fa il Partito Radicale: sono sempre vicina a certe tematiche e ancor di più da quando ho incontrato Gianni (Brezza, ndr). Pur non avendo alcuna tessera di nessun partito, andiamo alle manifestazioni come cittadini e non come artisti.
Tornando a S.P.A, le sue classiche imitazioni di Pravo, Vanoni e Mina sono sempre graditissime. Come se lo spiega?
Perché sono interpreti che di per sè sono dei miti: non invecchiano e hanno sempre un grande valore anche nella ripetitività e a prescindere dalle imitazioni.
La leggerezza dello spettacolo ad un certo punto si tinge di dramma con il monologo della pazza...
E' un pezzo che mi commuove sempre quando lo recito: credo di essere una brava attrice e recitare mi dà la possibilità di entrare a fondo nei personaggi reali o di fantasia. E per il futuro sto studiando l'ipotesi di tornare al musical.
La bella confezione dello show lo renderebbe adatto a diventare un programma tv, non crede?
Non so se il pubblico possa accettare un programma senza sbavature, liti o volgarità. Mi convincerei a farlo se ci fosse un segnale incoraggiante in tal senso: se in teatro sbagli ti tirano le scarpe, se accade in tv alzi l'audience.
Citando il suo celeberrimo evergreen "Maledetta primavera", davvero per innamorarsi basta un'ora?
Per innamorarsi sì, ma per amare ci vuole un po' di più. 
Per Natale che cosa augura a noi de Il Clandestino
Che sia meno clandestino nella ricezione da parte del pubblico e che diventi un integrato. Giovanni Zambito. (ilclandestino).

Nessun commento:

Posta un commento