sabato 27 agosto 2011

Musica/ "Ero solare, sono diventata lunare..." Silvia Salemi anticipa il suo nuovo cd


9 maggio 2007 - A dieci anni di distanza dal suo primo grande successo “A casa di Luca”, cavallo di battaglia che non rinnega e con cui si aggiudicò il premio della critica a Sanremo ’97, la cantautrice siciliana Silvia Salemi torna ad affacciarsi sul mercato discografico con una nuova incisione. Venerdì 11 maggio esce "Il mutevole abitante del mio solito involucro", il suo nuovo album pubblicato su etichetta Farita/Soin e distribuito da Sony BMG Music Entertainment.

Musica/Piero Pelù: "Siamo tutti una sola tribù"

15 giugno 2006 - Preceduto dal singolo 'Tribù', nemmeno una settimana fa è uscito il nuovo cd di Piero Pelù, il quarto da cantante solista dopo l’abbandono dei Litfiba; la formula prescelta per l’album 'In faccia' è semplice, chiara, basilare: chitarra, basso, batteria e la sua inconfondibile voce. Anche in queste ultime dieci tracce che lo compongono l’artista non perde l’occasione di parlare di mafia e di pena di morte, di differenze, di emigrazione e di emarginazione. Il brano 'Fiorirà' è dedicato alla lotta portata avanti dai ragazzi della Locride e viene più volte menzionata la gerbera, simbolo dell'associazione di Don Ciotti: il fiore che avevano in mano i giovani quando giravano per Locri con il cartello 'Ed ora ammazzateci tutti'. Il titolo della nuova raccolta sembra portare avanti il proposito di dare ad ogni cosa il nome che ha, senza fronzoli o troppe parole di contorno.

Il ComuniCattivo/ Igor Righetti torna su Radio 1: "La tv? In mano ai soliti pochi: meglio il cinema e la fiction"

14 settembre 2007 - Il maestro e antesignano dell’infotainment italiano Igor Righetti torna con "Il ComuniCattivo" a occupare le frequenze di Radio 1 Rai con una diversa collocazione. Il programma ripartirà dal 15 settembre e andrà in onda il sabato alle 11 e la domenica alle 10.30 e le puntate dureranno singolarmente mezzora anziché venti minuti. “Dopo 1.090 puntate complessive - spiega ad Affari Igor Righetti - andate in onda tutti i giorni per 11 mesi all’anno per oltre quattro anni, assieme al direttore di Radio 1 Antonio Caprarica abbiamo deciso di concentrare la trasmissione nel fine settimana in modo da permettermi di continuare a sperimentare nuovi generi e nuovi modi di espressione nel cinema, nelle fiction televisive e come docente universitario di Linguaggi radiotelevisivi e Infotainment. Ho chiesto io al direttore di venirmi incontro per non smettere di fare il programma”.

Romina Power: "In viaggio in India ho capito che l'essere conta più dell'apparire"

4 gennaio 2006 - Anche standosene in disparte, lontana dalle luci e dalle inquadrature, nonché dai vari reality e dalla sete di gossip in generale, l’ex signora Carrisi non se ne sta certo con le mani in mano. Dopo aver imperversato per un periodo in tv in veste di conduttrice, mentre si cimenta costantemente nell’arte figurativa (ha tenuto varie mostre con i suoi dipinti), eccola tornare alla ribalta con una pubblicazione dal titolo “Upaya” (Fazi Editore, pagg. 78, € 24,50), alla faccia di chi per destare un po’ di attenzione da parte del pubblico deve lasciarsi e riconciliarsi in diretta televisiva.

Tv da cani/ Fabrizio Frizzi torna in prime time su Raiuno: "Voglio dimostrare che sono meglio di una volta..."

2 febbraio 2007 - Domenica sera, spazio televisivo solitamente consacrato alle fiction, Raiuno programmerà per due settimane (almeno per ora: è una sperimentazione e potrebbero diventare di più) "Io … mi fido di te", nuovo programma dedicato allo speciale rapporto che lega le persone al cane, l’amico a quattro zampe più fedele, presente in circa dodici milioni di famiglie italiane: “il tutto declinato come una storia d’amore secondo il canone classico dei sentimenti” dichiara il capostruttura Rai Giampiero Raveggi.

Fiction/ Rivive su Canale 5 l'epopea del mitico Piper della Roma anni '60. Anna Falchi: "Sono cresciuta sul cubo, ma amavo Little Tony"

4 maggio 2007 - Roma, febbraio 1965: l’Italia sta vivendo anni d’oro e di benessere in cui le difficoltà del dopoguerra sono ormai lontane e si accinge ad uscire dal provincialismo in cui è relegata rispetto alle altre nazioni europee. Quando si apre il Piper, un locale romano nato per i ragazzi e per i giovani di tutte le età, l’emozione e l’isteria accompagnano l’evento e parteciparvi divenne obbligatorio, chi c’era era “in” e chi non c’era era irrimediabilmente “out”, grazie al contributo dei giornali che amplificarono notizie, pettegolezzi, leggende.
Quella notte rivive adesso in un film-tv prodotto da Publimedia 2000 che andrà in onda giovedì 10 maggio in prima serata su Canale 5. È diretto da Carlo Vanzina mentre il fratello Enrico e Cesare Frugoni hanno scritto soggetto e sceneggiatura.

Miss Italia/ Edelfa Chiara Masciotta: "Cederò la corona. Ma rimarrò per sempre la più bella del 2005"

2 settembre 2006 - Quasi un anno fa, incoronata dalle mani di Bruce Willis, grazie al verdetto del televoto e dopo una dura selezione per opera di una giuria presieduta da Loretta Goggi, la ventunenne Edelfa Chiara Masciotta venne incoronata la più bella dello Stivale, succedendo a un’altra piemontese, Cristina Chiabotto. Affari la incontra alla vigilia della presentazione della nuova kermesse che anche quest’anno sarà condotta da Carlo Conti e verrà trasmessa in diretta su Raiuno dal prossimo settembre.



È nuova la sede delle Prefinali nazionali (dal 3 al 9 settembre), Jesolo, ma non è certo l'unica novità del 2006: dal Palazzo del Turismo Raiuno trasmetterà uno spettacolo nel corso del quale saranno scelte le ragazze finaliste del 2006. Gli anni scorsi a questo momento veniva dedicato un breve collegamento, mentre quest'anno lo show occuperà un'intera serata, che si aggiunge alle quattro puntate finali di Salsomaggiore Terme che si svolgeranno nei giorni 18, 19, 21 e 22.

Tv/ Veronica Pivetti fa la "prof." su Raiuno: "Bullismo a scuola? La colpa è degli adulti..."


ROMA - Nei panni della quarantenne professoressa di Lettere per la seconda volta, Veronica Pivetti torna in tv nella fiction "Provaci ancora Prof.", in onda su Raiuno in prima serata a partire da domenica 15 e lunedì 16 aprile per sei puntate. Forte del grande riscontro di pubblico avuto nella prima serie (una media di 7 milioni e mezzo di spettatori e il 28.92 di share), il film-tv, prodotto da Rai Fiction e realizzato da Endemol Italia, è sempre diretto da Rossella Izzo e conta su un nutrito cast formato tra gli altri da Enzo De Caro, Paolo Conticini, Serena Bonanno, Eleonora Giorgi, Hoara Borselli, Ilaria Occhini, Pino Ammendola, Ilaria Spada, Gegia e Claudio Bigagli.

“Sono felicissima di tornare in questo ruolo - confessa Veronica Pivetti - e ho aderito subito al progetto. Sono sei commedie nelle quali ho la possibilità di far emergere sfumature nuove del mio personaggio anche se permane la sua capacità di risolvere alcune situazioni con la battute e l’ironia”. Quale nuovo lato viene fuori della Prof.?
“A un certo punto Camilla Baudino in più occasioni si trova sola ed entra in una profonda crisi che investe ogni campo della sua vita: il lavoro, la famiglia e addirittura nel quarto episodio viene sospettata di essere l’omicida e le crolla un po’ tutto tanto che né il marito né il commissario sembrano crederle e sottovalutano la sua situazione. Appare un po’ più fragile e questo credo contribuisca a rendere più realistico un soggetto e più amabile un ruolo: di sicuro non inficia la trama. Il pubblico fa maggiormente tifo per chi si mette a nudo”.


Cosa pensi dei recenti fatti di cronaca che hanno investito la scuola?
“Ultimamente c’è stata davvero una degenerazione dei fatti anche se già ai miei tempi non è che tutti noi allievi fossimo dei fiorellini. Adesso forse è di moda nel senso che se ne parla. Sicuramente prima c’erano meno mezzi come il cellulare che in mano ai ragazzi diventa uno strumento potente: è chiaro che adesso la possibilità di perdersi è maggiore. I ragazzi, anche grazie a internet, hanno delle stimolazioni continue”.
Secondo te c’è un motivo scatenante?
“L’errore, il vero problema risiede nel mondo degli adulti che non si rende più affascinante con tutte queste belle cose tecnologiche. Come adulto bisogna analizzare dove si è sbagliato così clamorosamente tanto da preparare un mondo simile alla nuova generazione dei 15-20enni che arriva a scegliere certe soluzioni, forse perché gliele abbiamo servite troppo facilmente”.
Quando eri studentessa avevi anche tu dei professori preferiti?“Assolutamente sì. Ce ne sono due: un professore di Figura, di disegno, importante anche come maestro di vita, un uomo che mi ha insegnato ad essere profondamente critica, a non fare sconti a me né tanto meno agli altri. E poi alle scuole medie Luisella, un’insegnante di Lettere molto comprensiva.

Com’era Veronica Pivetti come allieva?
“Io non amavo per niente studiare ma sono molto felice di averlo fatto. Pur detestando la scuola che mi stufava, mi piaceva molto disegnare e infatti ho fatto il Liceo Artistico e l’Accademia di Brera: adesso che ho quarantadue anni mi ritrovo con un bagaglio culturale di cui vado orgogliosa”.
In base a quale criterio scegli di aderire a un nuovo lavoro?“Un progetto deve essere bello e convincermi: è un criterio molto semplice. Se lo trovo bello sono sicura che funzionerà: ci sono progetti nei quali investi tantissimo come per esempio 'Provaci ancora Prof.': quando è uscita la prima serie nessuno ci avrebbe scommesso più di tanto, mentre io e la regista ci tenevamo molto e ci abbiamo creduto come delle pazze e abbiamo avuto ragione. Davanti a un bel progetto sono gasatissima e ci investo tanto, altri li faccio perché è il mio mestiere: mi pare normale”.
Con una simile proliferazione continua di fiction, non c’è il rischio che qualche buon prodotto si bruci?“È un discorso un po’ delicato che riguarda anche la programmazione e la contro-programmazione. Per un attore è difficile mantenere il punto su quello che sta facendo e non sai se ti stanno mandando allo sbaraglio. Io penso che la fiction faccia solo bene: è una forma di comunicazione popolare che può essere di altissimo livello oltre al fatto che fa lavorare moltissime persone. Un bel prodotto in linea di massima viene sempre riconosciuto: ci può essere il caso in cui una contro-programmazione può crearti problemi, ma uno si augura di rifarsi la volta dopo. Credo che più se ne fa di fiction, meglio è”.

Cosa pensi dell’attuale panorama cinematografico italiano?“Non posso pensarne niente perché non ho avuto tempo di vedere niente. Dopo aver girato la fiction ho fatto un programma radiofonico notturno e per un po’ sono rimasta blindata: il lavoro di redazione cominciava alle sette di sera e la diretta durava da mezzanotte alle due; poi è cominciata la promozione di 'Provaci ancora Prof.'. Adesso non mi scocciate più (ride) e potrò andare a vedere tutto”.
Nei sei nuovi casi della Prof. Baudino, girati interamente a Roma per 25 settimane, Veronica Pivetti (che prossimamente vedremo in un’altra produzione intitolata “La Befana” per la regia di Rossella Izzo) passa con estrema disinvoltura, tra commedia e giallo, dalla cattedra alla scena del crimine e riesce a sbrogliare astrusi enigmi grazie al suo fine intuito di marca femminile e a un coraggio che sfiora l’incoscienza. (affaritaliani.it).

venerdì 26 agosto 2011

IL REGISTA ENZO G. CASTELLARI: "L'AMERICA, IL MIO MITO DA SEMPRE"

27 febbraio 2010 - Cordiale, disponibile, spiritoso, Enzo G. Castellari è uno dei padri del nostro cinema che ha dato il via a generi ed eredi ma che ha colpito oltre confine con il suo stile e le pellicole poliziesche e western. A giorni a Los Angeles Quentin Tarantino gli consegnerà un premio come riconoscimento di una fulgida e prolifica carriera.
È un premio insignito ovviamente al mio film Inglourious Bastards in Italia conosciuto come Quel treno maledetto blindato di cui s'innamorò subito Quentin Tarantino da ragazzino, rivela.

mercoledì 17 agosto 2011

Giancarlo Giannini ai politici: imitate il generale Dalla Chiesa

07 settembre 2007 - "Di fronte a personaggi eroici del genere non si può dire di no". Dopo Borsellino, Giancarlo Giannini sarà il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. "In quest’Italia di oggi un po’ confusa e pasticciona", confessa l'attore, "mi auguro che il film lasci la testimonianza che esistono persone come Dalla Chiesa che fanno il proprio dovere con un alto senso dello Stato".
Mercoledì 5 settembre, alle ore 19,00 nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo di Palermo è stata proiettata in anteprima, organizzata con il patrocinio del Comune, la miniserie Mediaset in due puntate “Il Generale dalla Chiesa”, prodotta da Mediavivere, che andrà in onda su Canale 5 lunedì 10 e martedì 11 settembre. Vi hanno preso parte il sindaco del capoluogo siciliano Diego Cammarata, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, gli alti rappresentanti delle Istituzioni e delle Autorità civili e militari e il regista Giorgio Capitani: un omaggio alla figura unica ed esemplare del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a venticinque anni dalla sua morte nel momento culminante della sua carriera. Dagli anni della lotta al terrorismo alla sfortunata e l’esperienza di Prefetto per cento giorni a Palermo. La sua è una figura forte dell’immaginario collettivo italiano: un uomo potente, un alto ufficiale dei carabinieri dalle straordinarie qualità, capace di investigare sulla mafia come sul terrorismo con tecniche fino ad allora sconosciute alle forze dell’ordine italiane.