sabato 27 agosto 2011

Musica/Piero Pelù: "Siamo tutti una sola tribù"

15 giugno 2006 - Preceduto dal singolo 'Tribù', nemmeno una settimana fa è uscito il nuovo cd di Piero Pelù, il quarto da cantante solista dopo l’abbandono dei Litfiba; la formula prescelta per l’album 'In faccia' è semplice, chiara, basilare: chitarra, basso, batteria e la sua inconfondibile voce. Anche in queste ultime dieci tracce che lo compongono l’artista non perde l’occasione di parlare di mafia e di pena di morte, di differenze, di emigrazione e di emarginazione. Il brano 'Fiorirà' è dedicato alla lotta portata avanti dai ragazzi della Locride e viene più volte menzionata la gerbera, simbolo dell'associazione di Don Ciotti: il fiore che avevano in mano i giovani quando giravano per Locri con il cartello 'Ed ora ammazzateci tutti'. Il titolo della nuova raccolta sembra portare avanti il proposito di dare ad ogni cosa il nome che ha, senza fronzoli o troppe parole di contorno.

Piero Pelù


Tra i ringraziamenti c’è pure un pensiero rivolto a Ghigo Renzulli, l’altro componente dei Litfiba: con cui c’è stato un riavvicinamento nell’ultimo inverno.
Affari incontra Piero Pelù, disfatto dopo un incontro avuto coi numerosi fan (non solo giovanissimi) che hanno affollato nel pomeriggio di ieri le Messaggerie Musicali di Roma per scattare una foto o avere una dedica autografata.
Dal titolo del primo singolo e da alcuni testi sembri richiamare più volte all’interazione, al rapporto con gli altri…
“Sì, diciamo che il tema dell’appartenenza è uno dei più importanti di questo disco: il fatto di essere felici di far parte di una comunità, che poi probabilmente è una delle ragioni per cui noi individui siamo arrivati su questo pianeta”.
Si nota un insistente ricorso al pronome personale ‘Tu’, una sorta di invito continuo alla persona, all’ascoltatore: con quale intento?“In realtà è un ‘Tu’ che è abbastanza riflessivo: insomma, quando scrivo, scrivo di me, su di me, per me, ma non per appagare il mio ego”…
È uno stimolo che dai a te stesso?
“Esattamente. Per stimolare il più possibile me stesso e far emergere nuovi aspetti”.
In più occasioni hai ironizzato sullo sconosciuto senso del tuo cognome che nella lingua degli Incas significa ‘fiume’: che cosa succede all’artista Piero Pelù quando è in piena?“A dir la verità, in questo preciso istante sono un po’ a secco per la stanchezza. Quando sono in piena e ispirato, avverto tante correnti che poi però devi naturalmente saper selezionare: non è che tutto quello che viene fuori lo proponi tale e quale”.
Hai fatto parecchie sortite contro l’eroina e la droga. Che ne pensi delle recenti posizioni politiche a tal riguardo?“Non credo di poter dare una risposta esauriente al riguardo. Di certo è un tema molto delicato che va affrontato con maturità e serenità”.
Dagli inizi, passando per l’esperienza dei Litfiba, sino ad oggi quale motivo ispiratore ti ha sempre accompagnato?“La musica, solo la musica”. (affaritaliani.it).

Nessun commento:

Posta un commento