lunedì 14 febbraio 2011

Lo sfogo di Daniele Luttazzi: “Quella di oggi in tv non è satira, ma sfottò!”

19 gennaio 2008 - La presentazione del nuovo libro della giornalista Norma Rangeri intitolato “Chi l’ha vista?” (Rizzoli, pp. 322, € 17,00) avvenuta ieri sera presso la Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi poteva risolversi in un incontro qualsiasi coi soliti recensori, estimatori e commenti. Invece la moderazione di Beppe Giulietti, gli interventi critici di Michele Santoro e le battute al vetriolo di Daniele Luttazzi ne hanno fatto un’occasione deliziosa e assai (in)formativa sullo stato attuale della televisione odierna in Italia.


Il sottotitolo del volume recita “Tutto il peggio della tv da Berlusconi a Prodi (o viceversa)” e proprio Santoro e Luttazzi ne sono stati protagonisti in modo discontinuo, accompagnati da strascichi polemici e conseguenze anche a livello politico (chi non ricorda l’editto bulgaro emanato da Berlusconi che li allontanò dal piccolo schermo assieme ad Enzo Biagi?). Una televisione da dimenticare: forse sarebbe il caso di non pagare più il canone Rai ma “l’unico modo per evitarlo - puntualizza Luttazzi - è diventare un direttore della Rai come Agostino Saccà”. Il comico è reduce dalla recentissima interruzione del programma “Decameron” andato in onda per alcune puntate su La7 (“una televisione - secondo Santoro - che ha solo spruzzato l’ipotesi di rinnovamento”): “In realtà non conosco il motivo di tale decisione” continua Luttazzi.
Com’è possibile?
 “Avevo pure firmato il contratto in cui era presente la precisa clausola che il programma non sarebbe stato interrotto a prescindere da eventuali contenuti. Non può essere giustificata da una querela di diffamazione come quella minacciata da Giuliano Ferrara: sono sei anni che vado avanti con le cause di questo tipo e che ho vinto”.
Non mi dire che non ti sei realmente mai chiesto quale fosse il vero motivo?
“Posso solo ribadire che nella sesta puntata registrata e non andata in onda c’è un monologo di venti minuti di analisi satirica dedicata all’ultima enciclica del Papa. Forse la ragione va ricercata nelle cinque puntate già trasmesse”.
Questa volta farai tu causa a La7? Ci sono i termini…“C’è già una causa in corso promossa da La7, quindi useremo quel processo lì e vedremo alla fine: c’è tempo”
La satira arriva a dar fastidio fino a questo punto?“La satira è sempre esistita ed esisterà sempre: si arrabbiano per quello che fai vedere. È lo specchio della nostra società e se viene mostrata la merda i politici si arrabbiano per la metafora. È un problema che esiste solo in Italia e non certo in paesi come Francia e Inghilterra”.
Ma la satira di altri comici non provoca oscuramenti ed epurazioni…“Già Dario Fo quando fu invitato da me a ‘Satyricon’ fece una netta distinzione fra satira e sfottò. Ecco: da sei anni a questa parte si assiste solamente a parodie, imitazioni, caricature, tutte manifestazioni reazionarie che lasciano intatti i fatti; il contrario della vera satira che è sempre esplicita e mai volgare. Il ricorso all’elemento corporale ne fa parte e tacciando ciò per volgare ti tolgono il mezzo per esprimerti”.
Qual è la situazione generale dello spettacolo?“Da anni vado suggerendo che lo spettacolo è il sistema con cui il capitalismo nasconde come il nostro ambiente vada degradandosi e il nostro sistema venga sempre alterato. La realtà così viene edulcorata e non mostrata. Pure gli autori fanno parte dell’ingranaggio e sono soldatini funzionali al sistema così anche come le eccezioni televisive di Celentano e Benigni: non c’è speranza!”.
E l’informazione come sta?“Anche se non tutta, è taroccata: ci troviamo in una fase di dissimulazione continua. Il Papa risulta così ‘censurato’ e ha deciso di non andare alla Sapienza. In realtà, alcune persone hanno manifestato la propria contrarietà in modo legittimo. Il prossimo anno a mio avviso va invitato Tom Cruise come capo di Scientology”.
Allora non ti vedremo prossimamente in tv, magari ancora su Mediaset?“Mai, specialmente dopo la mia intervista a Marco Travaglio, e dopo la sentenza che ha stabilito come Previti abbia pagato i giudici con i soldi di Mediaset. Colgo l’occasione per dire che mi dà fastidio che la sinistra appoggi l’idea di Berlusconi secondo cui noi l’odiamo. Non lo odiamo, Berlusconi ci fa schifo”.
Non c’è quindi un posto per te in tv?“Tutti possono stare in televisione: alcuni vengono scelti per non starci. Strana come cosa, no?”.
Continuerai con il teatro?“Sì, il prossimo anno porterò in giro ‘Decameron’ e la sesta puntata rimasta inedita. Sospendendo il programma ti tolgono il rapporto con il pubblico, la sua efficacia e ti azzerano vent’anni di attività artistica”.
Se tornassi indietro rifaresti tutto?
“Ovvio, certo: perché in realtà uno che fa satira non fa calcoli. Agisce secondo la sua indole che lo porta a fare certe cose: le conseguenze poi premiano la satira”.
Personalmente c’è stata un’affermazione seria di qualche politico che hai trovato divertente?“Devo dire mai: i politici si esprimono per barzellette che sono un luogo comune”.
Vuoi commentare i recenti fatti su Mastella?“Non mi pronuncio: ma perché non conosco i dettagli”. Giovanni Zambito (www.affaritaliani.it).


Nessun commento:

Posta un commento