mercoledì 1 gennaio 2014

La ‘leggenda’ del rock Gene Gnocchi svela: “I segreti del calcio? Chiedete alle veline!”

S’inaugura domani la nuova stagione dell'estate romana ''Villaggio d'Italia'' al Parco dell'Aniene (Tor Cervara: info@villaggioitalia.com - tel. 06.22.96.055). Giunta alla sua quinta edizione, l'iniziativa presenterà tanti big del cabaret e della musica, e si protrarrà fino al 6 di agosto. In calendario anche spettacoli di Max Giusti, Marco Masini, Valentina Persia, Dado, Dario Bandiera, Andrea Perroni, Enzo Salvi, Banco del Mutuo Soccorso, Marco Masini e Ladri di Carrozzelle.
Dopo il successo della passata edizione, che ha registrato oltre 70 mila spettatori, tornano dunque gli spettacoli nell'area verde del Parco, pensata per ospitare un pubblico eterogeneo con divertimenti ed attrazioni per tutte le età e per tutti i gusti. Sarà il comico-presentatore Gene Gnocchi ad aprire la kermesse con il suo show The legend is back e ad Affari spiega subito chi sarebbe questa mitica leggenda del rock: “E’ un vecchio rocker italo-americano - ci dice - che è costretto a tornare nel nostro Paese perché non ha pagato il canone Rai: la Finanza allora gli impone di estinguere tutti i gli arretrati. Quindi suo malgrado deve esibirsi e durante lo spettacolo ne succedono di tutti i colori”.
Come mai quella parrucca bionda così simpaticamente orrenda?
“Il look richiama una sorta di Rod Stewart rivisitato e attempato”.
Stai seguendo i Mondiali di calcio? Che ne pensi?
“Beh, siamo ancora all’inizio ed è difficile esprimere un giudizio a tutto tondo: le squadre sono tutte un po’ gasate. Ogni cosa comincerà a delinearsi meglio dagli ottavi di finale in poi. Di già posso dire di aver ammirato il gioco valido di Cecoslovacchia, Spagna e Italia”.
Qualche sorpresa?
“E’ stato una sorpresa in negativo vedere il disastro del Brasile. Non aveva mai giocato così male”.
Secondo te, una buona prestazione della squadra di Lippi farebbe innamorare di nuovo gli italiani del calcio?
“L’interesse per il calcio da parte degli italiani durerà sempre e non si estinguerà mai: basti vedere gli ascolti televisivi delle partite. I novanta minuti saranno sempre graditi perché il gioco tecnico è pienamente visibile a prescindere dall’arbitraggio. Il problema è tutto quello che circonda un incontro di calcio. Se col prossimo campionato si riesce a convincere il pubblico di una generale operazione di ‘pulizia’, lo si guarderà nuovamente con gli occhi giusti”.
Che cosa consiglieresti a una persona che vorrebbe diventare un buon tifoso?
“Per capire i segreti del calcio bisogna fare riferimento alle veline e alle schedine: frequentare insomma tutte le donne che giranno intorno ai calciatori. Rappresentano l’archivio dietro ai quali è possibile trovare i retroscena: un po’ come gli archivi di Ricucci con i segreti della sua scalata Rcs”.
Se invece volesse diventare calciatore, quale insegnamento impartiresti?
“Qui il problema è d’ordine tecnico: il consiglio che mi sento di dare è di fare il contrario di tutto quello che dice Altafini: con la vecchiaia non ne azzecca mai una”.
In autunno riprenderai la conduzione de “La grande notte del lunedì”. Come mai era sparito dal palinsesto?
“Purtroppo il direttore Massimo Ferrario non la riteneva consona al suo spirito e l’ha cancellata dal palinsesto. Adesso che è tornato Antonio Marano con il quale era partita, la trasmissione riprenderà. Tra l’altro andava bene pure in termini di audience”.
Quando un programma non va bene viene cancellato e se ne capisce la ragione. Ma quando lo è una trasmissione vincente suona strano: questo la dice lunga sulla logica che sottostà a certi palinsesti…
“Eccome. La dice lunga anche sulla tristezza sulla scelta inspiegabile di certi direttori”.
La scelta di Afef come partner a quale linea editoriale è consona?
“E’ una donna che ci piace: è stata ospite a “Quelli che il calcio…” e si è mostrata spiritosa, non banale e abbiamo instaurato subito un feeling. L’ho rivista più in là e ho avuto di nuovo un’ottima impressione. Mi sembra proprio adatta allo spirito della trasmissione”. (affaritaliani.it, 15 giugno 2006).

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