C’è un appuntamento giornaliero a cui più di 400 milioni di persone (di cui cinque solo in Italia) non mancano mai dal lunedì al venerdì:
grazie al potere conferito dal telecomando tanti telespettatori
incontrano i beniamini, i personaggi tanto amati o disprezzati della
soap opera più seguita al mondo. Stiamo naturalmente parlando di ‘Beautiful’ che narra le vicende avventurose, sventurate, arzigogolate della famiglia Forrester e di chi vi ruota intorno.
Nel nostro Paese è uno dei programmi più visti in assoluto e ogni giorno figura sempre nella top ten dei dati auditel:
ahimè, è da poco andato in ferie e quindi bisogna accontentarsi delle
repliche degli episodi più recenti che ci accompagneranno fino alle
porte di settembre.
Ci si può consolare con la lettura di un delizioso libro che con la soap ha molto a che fare visto che s’intitola ‘101 motivi per non smettere di guardare Beautiful’ (Morellini editore, pp. 101, € 8,90) di Giustina Porcelli che ammette: “Sono una fan della soap che seguo da diciassette anni; ma
scrivere il libro è stato anche un pretesto per parlare di altro, della
tv in generale, del giornalismo, prendendo in giro le soap da cui ho
tratto tanti spunti”.
Alcuni personaggi sono davvero entrati nella vita ordinaria dei
telespettatori e dopo ogni puntata si continua a chiacchierare del
comportamento più o meno adeguato e onesto di Ridge, Stephanie, Nick, Taylor e soprattutto dell’indistruttibile Brooke, alias Katherine Kelly Lang.
“Brooke è il personaggio più amato perché nonostante tutto quello che
va combinando rimane fedele a se stessa”, continua la Porcelli: certo, a
sentire Stephanie che l’ha apostrofata più volte come ‘prostituta e
cagna in calore’, nessuno la vorrebbe come amica né tanto meno come
nuora o mamma; eppure, senza di lei, ‘Beautiful’ non avrebbe lo stesso
mordente.
Ma come giustificare le tante incongruenze che la soap presenta?
“Credo che tutti quelli che lo guardano si divertano a beccare le tante
cose anacronistiche e impossibili che accadono: figli che dopo poco
tempo si trasformano da bimbi ad adolescenti a giovanotti, dotati di
ormoni in modo da prendere parte alla trama nei risvolti amorosi delle
storie raccontate. Accade nei film e nei telefilm, ma nelle soap è più
permesso e divertente raggiungere situazioni paradossali”. Per esempio?
“Bridget credeva di essere figlia di Ridge, poi capisce che è il
fratellastro, dopo scopre che non è manco quello, e se ne innamora”.
Eppure la maggior parte degli italiani, pur conoscendo Brooke e compagnia, nega di guardare ‘Beautiful’:
“è un meccanismo di difesa - conclude l’autrice: un po’ quando si
ostenta un’abbronzatura in inverno si nega di aver fatto docce solari e
si afferma di essersi esposti al parco o sul balcone di casa. Dire di
guardare film impegnati dà qualcosa di più: in realtà si tratta di una
mera e grande menzogna”.
Oltre alla lettura del libro, ai fan di Beautiful si consiglia di cliccare e registrarsi su tramedibeautiful.com (vi
è iscritta la stessa Giustina Porcelli), il sito continuamente
aggiornato anche sugli episodi inediti americani, con curiosità e video
delle puntate storiche in cui si possono rivedere i numerosi matrimoni e
i litigi e leggere anche del destino di quegli attori che man mano
lasciano il cast.
Giovanni Zambito (affaritaliani, 1 agosto 2007).
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