mercoledì 22 febbraio 2012

TEATRO, SEBASTIANO SOMMA È IL CAPITANO BELLODI DE "IL GIORNO DELLA CIVETTA"

13 ottobre 2011 - Videointervista. "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia per il secondo anno sarà in tournée nei teatri italiani nel riadattamento di Gaetano Aronica (videointervista). Ad interpretarlo Sebastiano Somma (nei panni del capitano dei carabinieri Bellodi), Orso Maria Guerrini (Mariano Arena), Gaetano Aronica, Morgana Forcella, Roberto Negri, Alessio Caruso, Maurizio Nicolosi, Massimo Cimaglia, Fabrizio Catalano (nipote di Sciascia e regista dello spettacolo) e Luca Marianelli. Lo spettacolo dal 23 febbraio al 4 marzo 2012 sarà in scena al Teatro Parioli-Peppino De Filippo, dove Fattitaliani ha incontrato e intervistato Sebastiano Somma.

Il giorno della civetta, nella regia di Fabrizio Catalano, è ambientato nella Sicilia degli anni Sessanta ma ci induce a interrogarci sull'attualità. «Guardandoci intorno, leggendo i giornali, viaggiando, possiamo, in tutta sincerità, dire che soltanto in Sicilia i soprusi e le ingiustizie vengono imposti con la violenza?» si chiede infatti il regista. «Ed in Italia, in Europa, nel mondo, non vige forse la legge del più forte? Chi tocca gli interessi dei potenti, che quasi mai coincidono con quelli del comune cittadino, muore. Chi ha il potere, ne abusa». Il teatro ha senso se costringe a riflettere e a prendere posizione su simili questioni... Ecco perché lo spettacolo si svolge in una situazione concentrata e metafisica, che evoca la Sicilia ma non solo, la mafia, ma non solo.
Il giorno della civetta si apre su un assassinio: Salvatore Colasberna viene ucciso mentre prende l'autobus, perché è un imprenditore onesto. Viene "giustiziato" sulla piazza, in una livida mattina d'inverno. Sulla cosa indaga il capitano Bellodi (Sebastiano Somma), appena giunto in Sicilia da Parma: affronta con ardimento un cammino irto di ostacoli per arrestare tutti i veri colpevoli, fino al vertice della piramide mafiosa, don Mariano (Orso Maria Guerrini), anello di congiunzione con il principale partito di governo. Finale positivo? No: né nel romanzo nè nell'adattamento teatrale di Gaetano Aronica. Il capitano sarà premiato con una licenza ed una promozione: promoveatur ut amoveatur. Anche questo deve denunciare il teatro: perché accanto al risoluto capitano Bellodi non siano sconfitti anche il coraggio e la veggenza di Sciascia e il nostro diritto a un futuro di giustizia.

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