venerdì 10 febbraio 2012

"Il piccolo principe", biografia non autorizzata di Walter Veltroni: intervista a Marco Damilano

8 ottobre 2007 - Tutti guardano a lui politicamente parlando: pensano alla sua figura e a quella degli altri candidati a guidare il nascente Partito Democratico. Secondo un recente sondaggio Walter Veltroni è il terzo sindaco più amato d'Italia e adesso si trova ad essere protagonista della biografia "Veltroni. Il piccolo principe. Storia, miti e segreti dell'uomo che vuole guidare l'Italia" scritta dai giornalisti Marco Damilano, Maria Grazia Gerina e Fabio Martini per la Sperling & Kupfer (collana Le radici del presente diretta da Luca Telese, 321 pp., € 14,00) in uscita martedì 9 ottobre e che sarà presentato alle 21 al Caffè Letterario di Roma. "Il libro - spiega Marco Damilano - si apre con una citazione di un suo racconto dove parla anche di Saint-Exupéry, il che spiega anche la natura del titolo. Nel racconto faceva parlare un personaggio di fantasia che a un certo punto afferma: "Aspetto qualcosa, persone amore carezze. Qualcosa succederà. Immagino, sogno, prevedo, calcolo". Ci ha colpito questo aspetto dell'attesa che nel 2004 sembrava preconizzare che cosa l'attendeva in futuro, un periodo che si sta concludendo".

Perché?"Il 14 ottobre cesserà questo periodo di attesa. Non sarà più il 'piccolo principe' che se ne sta sul Campidoglio, ma diventerà il segretario di quello che dovrebbe essere il maggior partito politico italiano. Il principe diventerà re e potrà essere il leader del partito del centro-sinistra o al contrario gestirne la disfatta che sarà pure una sua personale disfatta. Noi volevamo fotografarlo mentre si trova in questo bivio: è un personaggio da una vita veramente densa e non solo dal punto di vista politico, un leader che come interesse può benissimo essere paragonato a Berlusconi, dalla personalità più ricca di altri colleghi come Prodi, D'Alema, Fini".
Come avete gestito la scrittura: vi siete divisi compiti e ambiti?"Ci siamo divisi i capitoli: l'editore ce l'ha commissionato dopo il discorso che Veltroni fece a Torino il 27 giugno. Doveva trattarsi di un instant book, ma alla fine è venuto fuori un prodotto di una certa corposità che ha l'ambizione di avere una lettura più solida su un personaggio centrale della vita politica italiana".
Con quale stile?"Noi raccontiamo la sua vita come fosse un romanzo tant'è che il titolo dell'introduzione è 'Titoli di testa', un omaggio alla sua indiscussa conoscenza cinematografica. Lui stesso con romanzi, racconti e libri che ha scritto ha portato dei contributi notevoli a romanzarne la vita. Il primo capitolo è dedicato al padre Vittorio morto la cui figura è alla radice del veltronismo".
Può spiegare in che cosa consiste il veltronismo?"Il padre morì quando Valter aveva appena un anno. L'assenza del padre come egli stesso ha affermato "è stata la prova decisiva della mia vita" e da questo si spiegano anche la sua grande sensibilità per il dolore, la predilezione verso figure di vite giovani spezzate come Kennedy o Martin Luther King, oppure di italiani come il sindaco di Roma morto d'infarto Luigi Petroselli o Enrico Berlinguer, per lui un secondo padre".
In che modo l'assenza del padre è stata determinante?"Vittorio Veltroni è stata una figura straordinaria, inventore del linguaggio radiofonico, primo direttore del telegiornale, uno dei primi volti dell'Eiar, mise su la catena della solidarietà radiofonica, una sorta di Telethon, dove si ravvisa la radice del buonismo, fu scopritore di Mike Bongiorno, amico di Sordi e De Sica. Quindi, Walter Veltroni si è trovato immerso in questo ambiente poliedrico sin da piccolo".
Può dirmi qualcos'altro sul suo rapporto con il comunismo?"Nel secondo capitolo 'Qualcuno era comunista' come recita la canzone di Gaber analizziamo il suo rapporto ambiguo col comunismo che non ha mai sciolto fino in fondo: una volta disse di non essere mai stato comunista e nel libro cerchiamo di spiegare come si tengano i due piani. Lui militava nella Fgci, ha fatto carriera, parlava di socialismo, citava Marx e Stalin nei suoi convegni e discorsi. Raccontiamo di quando prese parte nella Germania dell'Est nell'estate del 1973 al Festival mondiale della gioventù comunista. In quel periodo morì il segretario del partito comunista tedesco".
Che cosa ha significato tale ambiguità?"Negli anni Settanta era l'uomo che stava alla frontiera, fondava comitati studenteschi con cattolici e democristiani ma al contempo dentro all'apparato molto di più rispetto a quello che racconta. Con un'attenzione maggiore al di fuori di quella che ha D'Alema che non viene riconosciuto quando parla con quelle persone che non sono dentro la storia comunista: Veltroni allarga ed esce dal recinto con tutte le conseguenze".

Che impronta avete dato alla narrazione biografica?"Siamo tre giornalisti che hanno seguito la carriera di Veltroni e l'hanno raccontata senza pudori o veli. Proveniamo da L'Unità, da La Stampa e da L'Espresso: il lettore forse si stupirà nel leggere resoconti non tutti positivi. Parliamo di 'affittopoli' del '95 in cui lo stesso Veltroni venne coinvolto, ma lui disse di aver comprato un appartamento in modo legittimo. Parliamo della sua pesante cappa culturale, il suo rapporto con gli intellettuali a cui rivolge sempre critiche mai negative e che sgomitano per presentargli i loro libri o con i produttori che si chiedono se il loro film piacerà a lui, oppure con la satira anche di Dandini e Guzzanti che lo hanno mai sfiorato lontanamente. Noi lo raccontiamo nella sua grandezza in presa diretta: è un personaggio non banale e scontato che ha attraversato trent'anni di storia e vita italiana apportando tante innovazioni fino al Partito Democratico".
Veltroni che ne pensa?"È una biografia non autorizzata e non sapeva che la stessimo scrivendo: c'è stata però una correttezza reciproca e ha accettato di presentarla assieme a noi. So che la sta leggendo in questi giorni: uscirà martedì. Non è né un pamphlet né un'agiografia, i due ambiti entro i quali solitamente si muove la biografia italiana". Giovanni Zambito (www.affaritaliani.it).

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