martedì 21 giugno 2011

FANNY CADEO FRA TV E TEATRO: "CHE BELLO PASSARE DA UN GENERE ALL'ALTRO"

17 maggio 2010 - Fanny Cadeo (foto di Luis Condrò), volto pulito e personaggio televisivo in ascesa nel panorama del piccolo schermo, il 7 giugno condurrà la seconda serata di Raiuno con Fabrizio Frizzi, "Premio Mogol", "un premio importante - confessa la showgirl - e mi fa piacere essere abbinata a un programma del genere".
Tu che genere di musica preferisci?
Alterno: da ragazzina amavo molto la musica dance tanto da incidere anche un disco che s'intitolava "I want your love" prodotto da Joe T. Vannelli; adesso preferisco altri generi ma dipende sempre dal momento. Amo molto le cantanti italiane come Giorgia e Irene Grandi ma soprattutto le nuove leve emerse recentemente quali Malika Ayane e Noemi; donne che hanno una bella personalità.
Continui a condurre il programma "Il Cercasapori" su Raidue e il programma di Isoradio, entrambi patrocinati dal Ministero delle Politiche Agricole. Che rapporto hai con il cibo?
La trasmissione radiofonica è il concentrato di quella televisiva: cerchiamo di far passare un messaggio e un invito ad avere un rapporto sano con il cibo. Si può mangiare in maniera sfiziosa e divertente assecondando il palato e allo stesso tempo rispettando la salute. Personalmente amo mangiare i sapori tipici di un posto e approfittare della frutta e verdura di stagione.
cadeo_oppini.jpgLa nostalgia è il filo conduttore dello spettacolo teatrale "Mi ritorni in mente" di cui sei co-protagonista?
Assieme a Franco Oppini ripercorriamo con canti e balletti gli anni Sessanta accompagnati da una band formata da giovani. Da parte del pubblico c'è un forte riscontro: all'inizio si mostra attento e poi si lascia coinvolgere nei movimenti e nel canto.
Fra tv e teatro, una bella stagione per te, no?
Indubbiamente: spero che il 2010 sia ancora più ricco.
Un programma che ti piacerebbe condurre?
A me piace l'idea di alternare e posso farlo perché alle spalle ho tanta gavetta e diversi tipi di esperienza che mi permettono di saltare da un mezzo all'altro. Prima fare tante cose era guardato con maggiore sospetto rispetto ad oggi e quindi spero di esprimermi con cose diverse: è uno dei motivi per cui ho scelto di fare questo lavoro. Giovanni Zambito.

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