martedì 19 luglio 2011

INTERVISTA A MARCO LIORNI: "LA RADIO E' PIU' VERA DELLA TV"

14 giugno 2010 - Il 5 luglio Marco Liorni nel Chiostro dell'Istituto Bartolo Longo di Pompei presenta "Pompei Moda in Fiore", evento organizzato dall'Accademia della Moda di Napoli giunto alla quinta edizione. Protagonisti gli allievi dell'Accademia e le loro creazioni. La sfilata rappresenta la quinta edizione di un evento nato nel 2006 che ancora una volta cambia pelle e nome. Per la edizione 2010 la moda incontra i fiori nella città che è sede di uno dei più grandi mercati florovivaistici del Sud. Partner dell'Accademia di Moda, infatti, la Coldiretti Campania, che tanto impegno profonde nella promozione di questo settore. Fattitaliani ha intervistato Marco Liorni.
 Che rapporto hai con l'archeologia e le bellezze italiane?

"Splendido, mi è capitato persino di... fare l'amore tra le rovine di Ostia Antica! Ero poco più di un ragazzino, ma me lo ricordo benissimo, era un qualcosa di particolare, eravamo molto suggestionati dai luoghi! E comunque, a parte la ...passione 'traslata' di quella volta, mi sento fortunato e felice di poter vivere in un Paese come l'Italia che ha dal punto di vista artistico-culturale è il più ricco del mondo. Me ne accorgo soprattutto quando vado all'estero e... c'è poco o niente! Certo, ne abbiamo anche troppe!! Non sempre sono valorizzate. A Pompei mi ci ha portato mio padre da ragazzino, poi sono tornato con la scuola... è quasi un viaggio nel tempo, una tragedia enorme che ha avuto il lato positivo di lasciarci qualcosa di valore straordinario".
Pensi che ancora la moda rappresenti il fiore all'occhiello del made in italy?
"Il cavalier Boselli mi ricorda sempre che è la seconda industria italiana, oltreché indubbiamente un qualcosa di cui possiamo vantarci. Nel mondo la creatività ha sempre contato molto, ma col tempo sarà ancora e sempre più cruciale, più importante e noi su questo siamo i numeri uno, dobbiamo essere bravi e furbi, valorizzare i nostri prodotti e i nostri giovani, gli Armani, i Cavalli, i Valentino di domani... esaltiamoli! Esaltiamoli come calciatori, facciamoli sentire amati, mettiamoli in condizione di esprimersi al meglio, di rischiare".
La tua trasmissione radiofonica su Rds pensi faccia conoscere di te un altro aspetto che non emergeva in tv? 
"La radio è bellissima e ti permette di usare un linguaggio più vero e meno cerimonioso rispetto alla televisione. Di me in tv è emerso qualcosa che avevo e che sentivo soprattutto in Angeli o nelle storie di Verissimo; in Grande Fratello avevo un ruolo di grande visibilità, ma più da... cerimoniere".
Hai scritto un libro su Facebook: in che cosa l'aggiorneresti e tu che uso ne fai?
"E' passato un anno da quando è uscito e Facebook è diventato quello che doveva: uno strumento utile per stare in contatto con gli amici. Prima era diventato il centro di tutti i discorsi, un po' per la novità, un po' per le ex fidanzate o gli amici ritrovati su Facebook. E' stato straordinario: l'onda del passato che improvvisamente travolgeva il presente e contemporaneamente una accelerazione di tanti processi di conoscenza e di aggregazione. E' un fenomeno che rimane straordinario e ormai stabilmente nelle nostre vite".

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