venerdì 19 dicembre 2014

Il personaggio, Lorella Cuccarini: "Finalmente libera dalla Rai". L'intervista

L’Associazione Trenta Ore per la Vita onlus insieme al VIS (Volontariato Sociale per lo Sviluppo) e in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai, ha realizzato un libro di favole illustrate edito già nel 2005, ma uscito in una nuova edizione con allegato un cd in cui le storie vengono raccontate da Loretta Goggi, Laura Pausini, Alex Zanardi, Marco Columbro, Isolde Kostner, Piero Angela, Fabrizio Frizzi, Fiorello, Lorella Cuccarini. I proventi delle vendite sosterranno un importante progetto in Africa, la “Cité des Jeunes” in Burundi. Si tratta di un Centro di accoglienza e di formazione per giovani orfani di guerra ed ex bambini soldato. Il volume (libro+cd) intitolato “Il mondo dei contrari” (Rai-Eri, 128 pagg. 19,90 €) è acquistabile online dal sito www.trentaore.org o telefonando al numero verde 800.30.90.30. Ne parliamo con una testimonial chiave dell’associazione, una delle artiste più complete dello spettacolo italiano, Lorella Cuccarini.
Chi ha scelto i nomi degli artisti coinvolti e secondo quali criteri? 
“L’associazione e il suo presidente Rita Salci hanno pensato a personaggi ed amici che in un certo qual modo avevano già preso parte a vario titolo ai progetti di Trenta ore per la vita. L’approccio è solitamente a carattere amichevole e si rivolge a persone con cui si ha uno stretto rapporto di fiducia”. Come vi orientate di volta in volta nella scelta dei progetti da realizzare? 
“Trenta ore per la vita” è un’associazione che realizza piccole cose (semplici gocce nel mare) e le porta avanti a fianco di associazioni radicate nel territorio che alle spalle hanno già una grande storia con una serietà unanimemente riconosciuta. A volte si decide di appoggiare piccole associazioni che pur nella loro comprovata serietà sono praticamente misconosciute: un siffatto binomio permette così la realizzazione di progetti di diversa portata”. 
Oggi giorno ognuno di noi è immerso in così tanti problemi che non si ha il tempo o la voglia di pensare a chi si trova in un maggiore bisogno. In che modo si può sensibilizzare sempre più alla solidarietà invitando a volgere lo sguardo altrove? 
“La cosa fondamentale è costruire un completo rapporto di fiducia con il pubblico televisivo o con i lettori in modo da risultare sempre credibili ogni qualvolta si presentano le iniziative da realizzare. Mi piace ricordare la generosità del pubblico italiano quando è chiamato a un gesto di solidarietà urgente: il nostro Paese risponde sempre con grande disponibilità attraverso donazioni più o meno consistenti. L’importante è coltivare e proteggere tale reciproco sentimento di fiducia e non farlo venire meno”.
I “nostri” figli, i bambini della società modernizzata che problemi hanno?
“Hanno problemi che non dovrebbero mai avere. Per esempio spesso si annoiano, non hanno motivazioni, sogni, la giusta rabbia e grinta nei confronti del futuro che permetterebbe loro di raggiungere i traguardi: forse perché sono iperprotetti e hanno già tutto. Di conseguenza non chiedono nulla perché non c’è nulla da chiedere. Bisogna allungare l’occhio e pensare a tutti quei bambini a cui l’infanzia è stata negata e far sì che i nostri figli non abbiano il “troppo” che non fa mai bene. Essi devono essere ben consapevoli della fortuna che hanno di vivere in una certa condizione fatta di privilegi e allo stesso tempo delle difficoltà in cui versano milioni di bambini”.
Trenta ore per la vita sembra sparito dalla televisione… 
“Non è affatto sparita: dovrebbe ritornare in primavera. Ha solo cambiato connotazione in quanto non ci sono più le trenta ore consecutive di diretta, ma continua a essere viva. L’anno scorso con la comunità di sant’Egidio abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati e dedicati agli anziani”.
A proposito di tv, il tuo contratto con la Rai è scaduto? in più occasioni ti sei lamentata del fatto che pur essendo sotto contratto tu non sia stata adeguatamente “utilizzata”… “Fortunatamente il contratto è scaduto nell’agosto dell’anno scorso, quindi sono libera dal 1° settembre 2005! Mi sono trovata in una situazione paradossale per la quale pur essendo all’interno di un’azienda non sono stata messa in condizioni di lavorare. Al contempo non potevo pensare a nessun progetto perché il contratto in esclusiva mi obbligava a stare a disposizione della Rai”.
E ora che sei libera a cosa ti stai dedicando?
“Sono impegnata nelle riprese della seconda serie della fiction 'Lo zio d’America' con Christian De Sica per la regia di Rossella Izzo che andrà in onda probabilmente nella prossima stagione. Inoltre con la regia di Saverio Marconi con la Compagnia dell’Arancia stiamo allestendo il musical “Sweet charity”di Bob Fosse, che dovrebbe debuttare il 5 maggio al teatro della Luna a Milano e vede tra gli interpreti Cesare Bocci”. 
Non vedevi l’ora di tornare a lavoro… 
“Sono felicissima perché amo tanto questo lavoro e il riposo forzato mi ha davvero pesato. La pausa va bene se la decidi tu e scegli tu di farla. Se sei costretto è meno piacevole. Posso però dire, pensando al rovescio della medaglia, che ne ho approfittato per dedicarmi di più alla famiglia”. Giovanni Zambito (affaritaliani.it dell'8 marzo 2006).

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