giovedì 10 luglio 2008

INTERVISTA A KIM CATTRALL, STAR DI SEX AND THE CITY: NON SONO MANGIAUOMINI COME SAMANTHA

Sull'onda del grande successo ottenuto al cinema dal film "Sex and the City" la7 in seconda serata ripropone le vicende dell'omonimo telefilm con le avventure di Carrie, la giornalista- narratrice alle prese con Mr. Big, la romantica Charlotte felice di essersi sposata con prole al seguito, l'avvocato Miranda e il suo menage matrimoniale e poi c'è lei, la sexy, libera, disinibita Samantha interpretata da una strepitosa Kim Cattrall.

Nel finale del film, il trasgressivo personaggio decide di tornare a Manhattan dalle sue amiche e di essere nuovamente e felicemente single. Martedì assieme al collega Christopher Meloni, protagonista del telefilm "Law & Order", è stata ospite al Roma Fiction Festival 2008 e coi giornalisti ha chiacchierato a ruota libera di sé, di Samantha, delle colleghe e ovviamente di "Sex and the City ", oramai serie cult, per la quale ha ricevuto un premio.
Secondo lei, che cosa rimane maggiormente della serie televisiva?
La cosa che della serie mi piace di più è che offre un omaggio post-femminista alle donne per la maniera in cui affrontano i rapporti non solo con gli uomini ma anche con la carriera e l'amicizia. Una volta mi hanno detto che i quattro personaggi in realtà compongono un'unica donna che vive realmente diverse situazioni.
Quali progetti ha in mente per l'immediato futuro?
Ci sono in atto dei cambiamenti importanti nel nostro lavoro che valorizza sempre di più attrici che non hanno più 30 o 40 anni e sono felice di farne parte: personalmente vorrei produrre film per creare qualcosa e avere la possibilità di interpretare un ruolo che non sia quello di una pazza zia. Vorrei conciliare Hollywood con i classici del teatro e tornare sul palco e interpretare Cechov o Shakespeare. 
Che rapporto ha con il suo corpo? cambiato nel corso del tempo?
Purtroppo c'è una cosa chiamata gravità (ride, ndr). All'inizio della mia carriera un agente mi aveva consigliato di lasciarmi crescere i capelli e perdere cinque chili. Accade ancora oggi: nel cinema o altrove c'è una grande pressione che ti spinge a essere per forza in un certo modo. Io dico che è inutile e che anzi allontana le donne dal loro corpo quando si cerca di rientrare in ciò che viene definito sexy e bello. 
Visto il grande successo del film, previsto un seguito? Perché lei ne ha fatto ritardare la realizzazione?
Spero ci sarà un seguito: quando mi avevano proposto il film sinceramente credevo di non essere più all'altezza di interpretare il personaggio di Samantha così com'era stato conosciuto, cosa che pensavo ancora prima del debutto del telefilm: ricordo che dieci anni fa avevo 41 anni e non credevo di poter essere convincente e sexy per il ruolo e non sapevo se sarei stata in grado di farlo. Diciamo che alla fine sono contenta di essermi sbagliata.
E i rapporti con le tre colleghe?
Per quanto riguarda le mie colleghe, il film stata un'esperienza positiva per tutte noi: siamo attrici e collaboriamo e ci sosteniamo a vicenda. A volte i paparazzi si soffermano su singole situazioni e tendono ad esagerare.
Di Samantha abbiamo conosciuto profondamente carattere e natura: ma com'è Kim Cattrall nella quotidianità?
Siamo molto diverse anche se in realtà mi piacerebbe essere libera quanto lei che gode di una libertà che nella vita normale non si ha. Il mio appetito non è eguagliabile a quello di Samantha: io sono stata sposata, lei mai. Ho un legame molto stretto con la famiglia, mi diletto a cucinare, col giardinaggio, mi piace starmene a casa. La mia vita è molto privata, più contemplativa. Samantha è una persona che si tuffa nella vita: a me non piace esagerare come fa lei. Giovanni Zambito.

Nessun commento:

Posta un commento