mercoledì 9 luglio 2008

INTERVISTA AL PREMIO OSCAR HELEN MIRREN: "ITALIANI, SIATE ORGOGLIOSI DEL VOSTRO CINEMA!"

Martedì al multisala Adriano di Roma ha avuto luogo la conferenza stampa con Helen Mirren, premio Oscar per il film The Queen, che, contestualmente alla proiezione della miniserie Elizabeth I, riceverà il Premio miglior attrice per la serie Prime Suspect 7 oltre al Premio speciale alla Carriera che il Roma Fiction Festival 2008 le dedica.

Elizabeth I, in onda in esclusiva su Hallmark ad agosto, ha vinto nove Emmy alla 58.ma edizione del Premio. Un trionfo per questa grandiosa produzione, diretta da Tom Hooper e sceneggiata da Nigel Williams, sulla corte di Elisabetta I (7 settembre 1533 24 marzo 1603) detta la Regina Vergine per aver rinunciato alle gioie dell'amore pur di appartenere sempre e solo all'Inghilterra (da cui Virginia, la colonia, poi stato americano).
Elisabetta I fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte nel 1603. Accanto ad Helen Mirren Jeremy Irons e Hugh Dancy nei panni dei Duchi di Leicester e Essex, i due uomini che catturarono il suo cuore. L'attrice simpatica e disponibile ha risposto a tutte le domande dei giornalisti presenti.
Signora Mirren, lei ha interpretato prima Elisabetta I per la televisione e poi Elisabetta II per il cinema: quali somiglianze e differenze tra le due regine ha potuto notare?
Ovviamente Elisabetta I viveva in un panorama politico completamente diverso e aveva una personalità molto diversa, però entrambe sono salite al trono a 25 anni, quindi molto giovani, caricandosi di molte responsabilità e sottoponendosi ad una pressione incredibile, ma senza mai cadere nella nevrosi. Anche se differenti, hanno la stessa disciplina e il medesimo rigore. A Londra è bello vedere le loro due statue messe vicine: come se le loro storie si incrociassero.
Che idea ha del rapporto fra donne e potere?
Elisabetta II non ha potere politico anche se la sua influenza è notevole, mentre la politica di Elisabetta I era completamente dittatoriale. La Clinton, Segolène, e le altre donne che si cimentano nella politica devono confrontarsi con situazioni diverse e chi viene democraticamente eletto in un partito è differente da chi fa parte di una famiglia reale in cui si pensa che sia Dio a donare il potere: un politico non sta lì per Dio nonostante quello che pensa Bush.
Meglio la fiction o il cinema?
Dipende sempre dal lavoro di scrittura e dal contenuto: meraviglioso fare dei film indipendenti però devo dire che ho interpretato i migliori ruoli per la tv piuttosto che per il cinema.
Che dice del cinema italiano? qualche regista con cui le piacerebbe lavorare?
Mi piace molto Edoardo Winspeare, un incredibile regista pugliese. Voi vi lamentate spesso e dite che il vostro cinema è finito oppure in altri momenti affermate che sta rinascendo. Io penso che dagli anni '30 in poi il cinema italiano è tutto bello e interessante da vedere: è una vera palestra e dovete esserne orgogliosi. Non c'è regista al mondo che non vi faccia riferimento e dia l'adeguato tributo alla vostra tradizione cinematografica .
A questo punto della sua carriera che cosa le manca? Le piacerebbe interpretare qualche altro ruolo in particolare?
Mi manca la possibilità di godermi la masseria in Puglia. Il mio lavoro mi porta a viaggiare moltissimo e per questo motivo una sera non ho potuto nemmeno cenare con la regina: mi piacerebbe rallentare un po' e godermi in tranquillità il Salento. Per quanto riguarda il ruolo vorrei interpretare Caterina la grande di Russia.
Progetti futuri?
"Ho girato il film "Love ranch" con Joe Pesci diretta da mio marito Taylor Hackford che racconterà la vera storia di Joe e Sally Conforte che negli anni '70, in Nevada, aprirono il primo bordello legalizzato negli USA. E' dall'84 che non lavoravo con mio marito perché non trovava un ruolo adatto a me. Poi c'è in programma uno spettacolo teatrale in Inghilterra ma siccome sono superstiziosa non dirò nulla visto che non ho ancora firmato il contratto".

Come vede la possibilità data alle donne di accedere all'episcopato nella Chiesa anglicana?
Nella Chiesa anglicana c'è una corrente liberale e un'altra molto conservatrice e credo ci sia davvero la possibilità di uno scisma interno. Secondo me, la cosa più importante è che ognuno abbia la possibilità di credere in quello che vuole. Giovanni Zambito.

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