Dal 26 al 28 luglio prossimi, infatti, nel
Parco Eolico di Albanella (Salerno) si svolgerà la prima rassegna
musicale dedicata alla sostenibilità ambientale in Italia
nell’ambito del ‘Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile’,
che, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si prefigge
di sensibilizzare i giovani e le società civili alla necessità di un
futuro più equo e armonioso rispettando il prossimo e le risorse del
nostro pianeta. Ideato da Avanti Concept Agency con la collaborazione di Green
Cross Italia, sostenuto dalla Provincia di Salerno e dal Ministero
dell’Ambiente con il patrocinio dell’Unesco e di Legambiente. Grandi
nomi del panorama elettronico/pop internazionale avranno il compito di
veicolare il messaggio alle nuove generazioni: Jean Michel Jarre, Moby, gli Almamegretta, Placet Funk, Claudio Coccoluto, Klaxsons e altri…
La prossima settimana ancora una volta la musica si metterà a
disposizione per una buona causa che riguarda e investe tutto il mondo e
i suoi abitanti.
Fondamentale per lo sviluppo sostenibile è il riconoscimento
dell'interdipendenza tra economia ed ambiente, un’interazione a due vie:
il modo in cui è gestita l'economia ha un impatto sull’ambiente e la
qualità ambientale sui risultati economici. I paesi sviluppati, pur comprendendo solo un quarto della popolazione mondiale, consumano l' 80% dei beni del mondo.
I paesi in via di sviluppo consumano il loro ambiente e le loro risorse
rinnovabili più rapidamente di quanto possano ricostituirlo. Il
concetto di sviluppo sostenibile offre un’indicazione per una strategia
ambientale tenendo conto della compatibilità ambientale, ma anche delle
aspirazioni dei paesi in via di sviluppo e delle necessità delle
generazioni future. Il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio
alla presentazione ritiene importante il diffondersi di iniziative atte a
sensibilizzare sul tema e stimola il mondo culturale ad agire di più e a
lamentarsi di meno. Altra presenza illustre quella dell’attrice Claudia Cardinale che sottolinea:
“È da parecchi anni che sono ambasciatrice dell’Unesco e mi sono sempre
occupata della donna. Poi quando nel 2005 mi hanno proposto il progetto
di questo gruppo l’ho trovato davvero entusiasmante e ho deciso di
occuparmi dell’ambiente. È stato presentato al presidente Mazzura che è
rimasto entusiasta e ha voluto collaborare”
La prima motivazione che l’ha spinta ad accettare?“Essendo
oltretutto io una madre e la terra è la nostra madre che ci dà la vita,
penso che noi abbiamo il dovere di difenderla e salvarla”
In quale aspetto in particolare lo ritiene un progetto importante?“Nel
suo intento di unire due mondi apparentemente distanti: da una parte
quello delle Istituzioni e delle Organizzazioni, dall’altra l’universo
giovanile”
Sottolineando anche le estreme differenze fra un posto e l’altro del mondo…“Assolutamente
dobbiamo insistere su questo lato. Quando pensiamo che ci sono posti
dove non c’è neanche l’acqua e noi qui alle volte ci spazzoliamo i denti
e lasciamo il rubinetto aperto per tre ore… si deve riflettere su
queste cose, sulla salvaguardia dell’ambiente e non esagerare”
Non mancherà un adeguato senso civico, della collettività?“Sì,
forse: ha ragione. La cosa importante è l’unione fra di noi che fa
davvero la forza. Se ognuno vive la propria vita senza pensare a nulla,
questo non è vivere civilmente in un paese come l’Italia”
E allora esiste una ricetta per sensibilizzare a queste tematiche?“Credo
che questo festival “Powerstock” farà riflettere i giovani, anche per
quelli che verranno dopo di noi: che cosa troveranno? Che cosa lasceremo
loro? Niente, nessuna umanità. Come ambasciatrice viaggio parecchio e
due anni fa sono stata in Tunisia con gli scienziati per combattere la
desertificazione: dobbiamo rappresentare la parola di chi non può
parlare e dobbiamo aprir bocca e dirlo”
C’è un Paese che più di altri si distingue nel sentire queste urgenze?“Adesso
credo che la sensibilità stia aumentando dappertutto, anche negli Stati
Uniti ci si comincia a pensare in molti. Quello che in Italia non
sopporto ad esempio è mentre si passeggia vedere per terra di tutto,
cicche e sporcizie. Bisogna rispettare il nostro Paese perché è un museo
dell’arte stimato in tutto il mondo: io mi vergogno del fatto che un
turista possa vedere queste cose”
Come attrice, reputa che
anche il cinema possa contribuire alla sensibilizzazione? Non mi
riferisco naturalmente ai cosiddetti film ‘catastrofici’…“Quelli sono film esagerati: è come ascoltare il telegiornale e senti solo brutte notizie e mai qualcosa che ti apre il viso e ti fa sorridere. Bisognerà anche pensare a questo per cercare di trasmettere un po’ più di ottimismo alla gente: in questo il cinema può certamente dare una mano”
L’altra sera hanno ritrasmesso il film “Il bell’Antonio”…“Uno dei primi con Marcello Mastroianni e diretto da Mauro Bolognini, un grande regista che io ho adorato: ho fatto 150 film e con essi quasi tutta la letteratura italiana e ho avuto il privilegio di arrivare in un momento magico lavorando con tutto il mondo e attori del calibro di Alain Delon, Burt Lancaster, John Wayne, Rita Hayworth, Tony Curtis, Rock Hudson: insomma tutti”.
E adesso al centro dei suoi interessi c’è qualcos’altro…“Se dovessi scegliere tra una festa la sera e un tramonto, scelgo ovviamente il tramonto: per me la natura è una cosa essenziale”
Per acquistare i biglietti su e sul sito myspace ufficiale dell’evento:
Sponsor: AzzeroCO2srl, Relight, Simple Shoes, Vestas mentre Radio Kiss Kiss seguirà la manifestazione.
Giovanni Zambito (19 luglio 2007).
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