Che la si ricordi con il body, il cappello a cilindro
nero, il reggicalze e il rossetto scarlatto in "Cabaret"
o mentre canta il refrain di "New
York, New York", Liza
Minnelli è sempre lei,
la
superstar che ha superato i tempi e tutte le mode. Reduce dai
recenti successi nei tour in giro per l'Europa,
adesso è pronta a
portare la sua straordinaria verve artistica in Italia,
la terra dei suoi avi alla quale si sente da sempre legata, con
una tournée
che la vedrà protagonista sui più importanti palcoscenici della
penisola. Partendo da Roma con un concerto il 29 ottobre
all'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia,
proseguirà a Firenze, Bologna, Bari, Torino, Campione e Milano.
Liza Minnelli si è presentata
alla stampa davanti alla Fontana di Trevi
dove ha espresso la sua grande emozione: "Gli italiani sono
il miglior pubblico al mondo, ha detto. Stamattina quando mi sono
svegliata mi sono affacciata alla finestra, ho guardato il cielo e
ho ringraziato Dio perché sono una ragazza fortunata".
In questi giorni a Roma si sta
dilettando a trovare gli amici, a gustare il sano cibo italiano e
a fare shopping anche se " pericoloso - ha ammesso - perché la
carta di credito non si ferma mai".
Poi ha
gettato nella Fontana la
monetina da 100 lire del 1977 (anno
di "New
York New York")
fornitale da Roberto Grossi,
direttore generale di Santa Cecilia, esprimendo il desiderio che
tutti i bambini siano felici.
Qual è stato il desiderio più grande che in vita sua ha realizzato?
le chiediamo.
"Quello relativo ai bambini
cerebrolesi: ho lavorato in un centro a
Philadelphia, dove fanno molto per loro. E' sorprendente quello
che riescono a fare questi bambini: guariscono!".
In che cosa consisterà lo
spettacolo che porterà in giro per l'Italia?
"Sarà uno spettacolo dove metterò tutta la mia passione e l'amore per questo lavoro. Poi sarà un modo
per onorare soprattutto la mia famiglia e anche Kay Thompson
(arrangiatrice e vocal coach, ndr),
una donna eccezionale, piena di energia che mi ha influenzata con
la sua intelligenza, la sua passione, il senso dell'umorismo. Era
una donna veramente originale".
E in che modo esattamente?
"Kay Thompson aveva uno
spettacolo di night club: un gruppo di cantanti usava un unico
microfono e lei ebbe l'idea di far pendere dal soffitto dei
microfoni e con i fratelli Williams suonavano in continuazione e
io con loro giravamo sempre e non stavamo mai fermi. Non sono
solita sul palcoscenico parlare della mia vita, ma sono arrivata
ad un'età in cui si può fare: nella prima parte dello spettacolo ci
sarà una serie di canzoni come "Cabaret", tanto buon
jazz, e un brano di Aznavour in cui farò una donna che fa un uomo
che fa la donna".
Che cosa prova mentre canta?
"A me piace cantare dei brani
che raccontino una storia: non credo di essere una grande
cantante; io m'innamoro delle parole. La musica per me è quasi una
colonna sonora di un film; il raccontare qualcosa che è all'interno
della musica stessa e Aznavour scrive delle canzoni che sono
praticamente dei film e io l'affronto come una parte da recitare.
E' questa la cosa che m'interessa di più: in fondo, io sono una
zingara, una zingara di Broadway, una ballerina e mi piace
raccontare le storie di donne diverse così anche con i brani di
John Kander e Fred Ebb".
Che ricordo ha della sua
famiglia?
"Ho sempre pensato che mia
madre mi avesse dato la forza di fare mentre mio padre mi ha dato
i sogni: un'ottima combinazione! Tutti i membri della mia famiglia
sono stati coinvolti nel mondo dello spettacolo e io sono l'ultima
della mia linea (ride).
Un mio trisnonno per esempio era un insegnante di musica".
Lei sprigiona vitalità nonostante le sofferenze e le difficoltà affrontate: in che modo ha
trovato la forza di reagire?
"Come tutti quando mi sveglio
la mattina mi dico "rieccoci!". Ho molta fede e mi sento
grata per tutto questo: avere tanti amici e il sentirmi fortunata
mi consentono di andare avanti". Giovanni
Zambito.
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giovedì 2 ottobre 2008
Intervista a Liza Minnelli "Zingara di Broadway": sono una ragazza fortunata!
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Mitica Liza ....Liza con la Z !
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