07 maggio 2010 - A giorni nei negozi di dischi arriverà Uscita di insicurezza, il nuovo ep della cantautrice Valeria Vaglio, prodotto da Diego Calvetti per Platinum Studio (distribuito da Carosello/Artist First), anticipato dal singolo Fragole e Champagne in radio dal 23 aprile. Sono sette brani scritti dalla cantautrice (che ne ha curato pure gli arrangiamenti con Ronny Aglietti) nell'arco di un anno e mezzo circa (tra marzo 2008 e giugno 2009), registrati nell'estate del 2009 presso il Ronny's Studio a San Giovanni Valdarno (Arezzo). Solo un pezzo, Nonostante le assenze, è stato composto a quattro mani con Bungaro.
E' un album senza volto perchè si puo' cucire addosso a chiunque - racconta Valeria Vaglio - è un modo per uscire allo scoperto, una via di fuga dalla ferrea maschera che siamo costretti ad indossare per non apparire deboli e vulnerabili agli occhi di chi ci circonda, una porta dietro cui prendere fiato e guardarci allo specchio.
Quanto ti ha aiutato la musica a rivelare a te stessa parti della tua personalità che inconsciamente non facevi emergere?
Tanto. Ho sempre sostenuto che la musica per me è stata la cura per tante cose: intanto perché ho cominciato a scrivere a 15-16 anni, una fase importante nella quale si cerca se stessi, si cercano delle risposte. La musica mi è servita a leccarmi le ferite ma allo stesso tempo ogni volta che si scrive per curarsi e si canta quello che si compone, è un po' rivivere gioie e dolori, come se si riaprissero quelle medesime ferite.
Di questo disco dici che in superficie appare musicalmente coerente e contenutisticamente schizofrenico: è la diversità che rende paradossalmente l'insieme più coeso come accade nelle persone?
Questo senz'altro: nessuno di noi è coerente fino in fondo. Alcune cose di noi ci sfuggono e nelle parte emozionale ci si comporta in una maniera che a volte non riusciamo a spiegarci. I testi partono da Fragole e champagne che è un invito ad esperienze veloci mentre L'amore può finire rappresenta la sublimazione del sentimento: sono due lati della stessa medaglia. In questo senso parlo di schizofrenia.
Al contrario. Il fatto che ci sia soltanto una collaborazione costituisce un'eccezione. Personalmente cerco sempre il modo di imparare dai confronti: l'aver scritto da sola quasi tutti i brani non è una forma di centralità o di egocentrismo assoluto. Sono venuti nei momenti in cui non c'erano collaborazioni in piedi e riguardano realtà vissute da vicino. Bungaro, poi, per me è un maestro, ha la penna d'oro. Sono in assoluto a favore delle collaborazioni: un'idea potrebbe non venire naturale e invece potrebbe essere geniale quella di qualcun altro
Lo zucchero in fondo era solamente sale: non si dovrebbe chiedere a un cantante, ma ti andrebbe di commentare questa frase contenuta in Fragole e champagne?
Io sono una persona irrequieta e la frase parte da questo: a volte non si sta bene in un posto e si cerca altrove qualcosa di meglio. Laddove si vede dello zucchero che una volta assaggiato si scopre invece che è solamente sale: quindi, si ritorna indietro, peccato però che si perde nel frattempo quello che si è mollato.
Una cosa che invece non mollerai mai e non ti lascerai dietro qual è?
La mia musica: è la mia certezza. Non penso esistano altre certezze altrettanto forti. Giovanni Zambito.
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